Beppe Grillo indagato a Milano per i contratti pubblicitari con la Moby di Vincenzo Onorato

 L’accusa dei magistrati al garante del Movimento 5 Stelle: traffico di influenze illecite. La Procura: Grillo trasferì ai politici le richieste dell’armatore. Nel contratto un compenso di 120mila euro l’anno. Perquisizioni della Guardia di Finanza. I fatti emersi a dicembre 2019 nell’inchiesta sulla Fondazione Open di Matteo Renzi


Beppe Grillo è indagato dalla Procura di Milano per i contratti pubblicitari sottoscritti nel 2018/2019 dalla compagnia marittima «Moby spa» dell’armatore Vincenzo Onorato con il blog Beppegrillo.it del fondatore e «garante» del Movimento5Stelle. L’accusa: traffico di influenze illecite (articolo 346 bis del codice penale). La circostanza emerge a margine di alcuni sequestri e acquisizioni di documenti che il Nucleo di Polizia economico-tributaria della Guardia di Finanza di Milano ha eseguito martedì mattina in una inchiesta su alcuni dei beneficiari di contributi, o controparti di contratti, della compagnia da tempo in cattive acque, e ammessa nel giugno 2020 dal Tribunale di Milano alla procedura di concordato preventivo, proposta dal gruppo (che fattura 700 milioni e impiega 6mila marittimi) a obbligazionisti, alle banche e allo Stato pure in gioco per la contrastata vicenda della Tirrenia.



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